Nei primi decenni della storia del ciclismo femminile, le donne non erano solo quelle che gareggiavano, come Tillie Anderson e Louise Armaindo. Una donna forte e audace di nome Belva Lockwood è considerata la prima ciclista donna di Washington DC.
Nata nel 1830, Lockwood era abituata ad abbattere le barriere di genere. Una maestra che voleva studiare legge prima che le donne fossero “autorizzate”, ottenne un tutoraggio e iniziò a praticare nella capitale alla fine degli anni Settanta del XIX secolo. Lockwood notò presto che i suoi colleghi avvocati consegnavano i documenti in bicicletta, velocizzando notevolmente il loro lavoro grazie alle due ruote.
Era una figura molto conosciuta a Washington, sempre vestita in modo conservatore con un abito di velluto nero, che rendeva praticamente impossibile guidare la bicicletta a ruote alte. La Lockwood scelse invece un triciclo per adulti come mezzo di trasporto. Anche solo mostrare un centimetro di caviglia era considerato indecoroso da alcuni, e la Lockwood fece scalpore con la sua “Bicicletta”.
La sua scelta di utilizzare un triciclo per adulti invece di una bicicletta tradizionale a due ruote è stata audace e coraggiosa, e la sua determinazione nel guidarlo nonostante le critiche dimostra come la bicicletta sia stata un mezzo per sfidare le convenzioni sociali e promuovere l’uguaglianza di genere.
Tanto che, secondo Lockwood, il presidente Grover Cleveland emise un “editto” per dire alle mogli dei suoi funzionari di gabinetto che non voleva che andassero in bicicletta.
Nel marzo 1879, Belva fu ammessa a esercitare davanti alla Corte Suprema, prima donna a comparire in quella sede. Nel 1884 la Lockwood usò la sua “ruota” per raggiungere l’ufficio postale e spedire la lettera con cui accettava la nomina a candidata presidenziale per il Partito Nazionale per l’Uguaglianza dei Diritti.
Ricevette più di 4.000 voti, un’impresa incredibile se si considera che le sue sostenitrici non avevano ancora il diritto di voto. Nel 1890, la Wheel and Cycling Trade Review riportò che la Lockwood, ormai sessantenne, aveva ritirato il suo triciclo e “ora si dedica alla sicurezza delle signore, sulla quale è esperta come lo era sulla macchina a tre ruote”.